USB Scuola: il 10 maggio è sciopero!
Il 10 maggio la scuola sciopera insieme a tutto il resto del Pubblico Impiego.
Al centro della nostra piattaforma, la questione del precariato. L’USB P.I. Scuola è impegnata da anni in una lotta lunghissima, che non intende scendere a compromessi, contro le principali criticità del mondo della scuola. Il precariato è senza alcun dubbio una delle più vistose anomalie del sistema. Il nostro obiettivo è ottenere la stabilizzazione immediata di quel personale della scuola che, di fatto, è stato sfruttato anno dopo anno per far sì che il sistema scolastico potesse funzionare. Nessun governo ha avuto ad oggi la volontà di porre al centro della propria agenda politica la scuola. I precari sono sempre stati ignorati.
Da sempre ci proponiamo di rappresentare in ogni mobilitazione e ai tavoli contrattuali i diritti dei docenti e del personale ATA precario. Lo abbiamo fatto anche in occasione del rinnovo contrattuale del CCNL 2016/18, quando abbiamo chiesto l'equiparazione dei diritti dei precari a quelli del personale di ruolo e denunciato la firma di un contratto che non ha recepito nessun nuovo diritto contrattuale per i precari a cui si continua a richiedere sempre e solo doveri. Purtroppo, CGIL-CISL-UIL, seguiti in un secondo momento da SNALS e GILDA, hanno siglato l’accordo con il governo e resa vana ogni nostra richiesta.
Noi chiediamo l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori che abbiano effettuato almeno tre anni di servizio (180x3) negli ultimi dieci. Ci sembra una soluzione giusta. Di più, ci sembra una scelta necessaria. La stabilizzazione è un diritto acquisito in virtù del servizio. La scuola italiana soffre a causa dell’assenza di risorse e investimenti. La stabilizzazione dei precari migliorerebbe la qualità di tutto il sistema.
Finora abbiamo ottenuto troppo poco, l'esecutivo ha ascoltato solo in parte le nostre richieste. La percentuale del 30% dei posti riservati ai precari con servizio infatti non può essere considerata un buon risultato. È troppo poco! Noi avevamo chiesto, come estrema ratio rispetto alla nostra proposta di seguito riportata, l'80% dei posti.
Il 30 novembre siamo già scesi in piazza con una piattaforma chiara che poneva al centro due punti a nostro parere necessari per il rilancio della scuola pubblica statale: l’ampliamento dell’organico, con la trasformazione delle cattedre “di fatto” in posti “di diritto”, e l’immissione in ruolo immediata, senza alcun concorso, per tutti i docenti con 36 mesi di servizio.
Oggi ribadiamo la stessa posizione e pertanto chiediamo:
• Un bando riservato per la costituzione di una graduatoria permanente provinciale per chi ha 3 anni di servizio (180x3 anche non continuativi). La graduatoria, per soli titoli, vedrà l’inserimento di coloro che sono presenti nelle terze fasce delle graduatorie d’istituto e hanno maturato 3 anni di servizio negli ultimi dieci anni, e servirà per il conferimento delle assunzioni a tempo indeterminato e per il conferimento degli incarichi di supplenza annuali (31/08) o fino al termine dell’attività didattica (30/06) e verrà utilizzata una volta esaurite le GAE provinciali, le GM e le GMRE regionali. La graduatoria per gli incarichi a tempo determinato sarà utilizzata in subordine a quella provinciale degli abilitati di seconda fascia.
• Che il prossimo rinnovo contrattuale sancisca l’equiparazione giuridica del personale precario con quello a tempo indeterminato, mettendo fine ad una differenziazione ingiusta perpetrata dai sindacati firmatari.
• Nelle more della realizzazione della graduatoria provinciale, chiediamo, in relazione al prossimo concorso, l’80% dei posti riservati.
• Nell’eventualità che il quadro politico e le scelte governative non vengano incontro alle nostre richieste, consideriamo l’avvio di un percorso abilitante speciale l’extrema ratio per garantire la professionalità dei docenti precari con tre anni di servizio.
Il 10 MAGGIO scendiamo in piazza! È arrivato il momento di ottenere dal governo le nostre rivendicazioni!