Roma: La scuola in lotta manifesta il 10 novembre

Roma -

 

USB aderisce al corteo cittadino promosso dal Coordinamento delle Scuola di Roma si unisce all'appello per la costruzione in tutte le città della mobilitazione della Scuola per il 10 novembre

 

pubblichiamo il volantino del Coordinamento delle Scuola di Roma

TUTTA LA SCUOLA IN LOTTA!

•NO al ddl 953 (ex Aprea), che attraverso lo smantellamento degli organi collegiali, tappe fondamentali del processo di partecipazione e gestione democratica della scuola pubblica statale, apre le porte alla sua futura e completa sottomissione agli interessi privati. Questo provvedimento pone fine alla scuola statale uguale per tutti e,in contrasto con i principi fondamentali della nostra costituzione, fa sì che le istituzioni scolastiche siano più e meno prestigiose ed efficienti a seconda del territorio in cui si tro vano, a seconda dei maggiori o minori investimenti che avranno e a seconda del reddito familiare degli alunni iscritti

 

.•NO ai provvedimenti sulla scuola contenuti nella legge di stabilità, che sottraggono 1 miliardo di euro alla scuola pubblica e finanziano di 223 milioni la scuola privata e che mirano all’abbassamento della qualità dell’insegnamento attraverso l’aumento di 1/3 dell’orario di lavoro degli insegnanti a parità di salario e senza contrattazione. Taleprovvedimento che avrà come effetto immediato il licenziamento di 30.000 precari della scuola; si cancellano così gli insegnanti più giovani che nella scuola ci lavorano e la fanno funzionare e si nega il futuro alle giovani generazioni, compresi gli studenti di oggi, togliendogli la possibilità di trovare lavoro in futuro.

 

• NO alle politiche di tagli alla scuola pubblica compiute negli ultimi anni, avallate e portate avanti dall'attuale Governo. Solo la spending review ha sottratto alla scuola 200 milioni di euro e ha comportato il passaggio forzato degli insegnanti consideratiinidonei a funzioni amministrative, misura che avrà come conseguenza il licenziamento dei precari del personale amministrativo che, insieme ai giovani docenti, sono stati già colpiti attraverso l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, legge che lede i diritti acquisiti dei lavoratori e li nega ai lavoratori futuri e verso la quale esprimiamo il nostro netto rifiuto.

 

•NO al concorso truffa, espediente unicamente propagandistico volto a mascherare i tagli e la mancanza di qualsiasi piano di assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti e disponibili (appena 11.000 posti messi a concorso a fronte di 120.000 posti vacanti e liste di precari che raggiungono ormai le 200.000 unità).•NO al blocco dei contratti nazionali del personale della Scuola, fermi dal 2009 e per il riconoscimento professionale di tutto il lavoro svolto dai docenti fuori e dentro le classi e della nuova professionalità del personale ATA, che da anni è chiamato a svolgere delicate funzioni amministrative dopo lo smantellamento degli organi intermedi.

 

• NO al piano di accorpamento degli istituti, che significa di fatto nuovi tagli al personale e negazione del diritto allo studio (sono migliaia le scuole soppresse). Diritto allo studio e scadimento della qualità dell’insegnamento già pesantemente attaccati attraverso l’aumento degli alunni per classe, la riforma Gelmini e i test INVALSI.

Manifestazione regionale della scuola

  • sabato 10 novembre ore 14,30 - Piazza dell’Esquilino

 

COORDINAMENTO DELLE SCUOLE DI ROMA

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