Ai precari quel che gli spetta: sarà sempre poco

Nazionale -

Diceva Engels che le conquiste della classe lavoratrice all'interno dello stato borghese sono solo degli anticipi di ciò che spetta, per le quali non dobbiamo affatto ringraziare.

Questa domenica potrebbe essere la giornata decisiva per la svolta sul concorso straordinario. La ministra continua ad insistere per un concorso irrazionale (giustificato con la necessità di "meritocrazia" a crocette), da svolgere in piena estate, in condizioni pandemiche non definibili, ma con l'unica certezza di non riuscire ad avere gli insegnanti in cattedra al primo settembre. Forte, finalmente, la spinta verso una soluzione più realistica, concreta e immediata, attraverso una selezione per titoli e servizio, che consentirebbe la stabilizzazione in condizioni di sicurezza e in tempi brevi degli (ancora pochi rispetto alle reali necessità) insegnanti precari che da tanti anni contribuiscono al funzionamento della scuola pubblica statale

USB Scuola si batte da anni per questa soluzione, che tutti gli altri sembrano avere trovato solo di recente.

Il precariato è un male endemico della scuola italiana e si combatte solo con organici adeguati dentro un modello di scuola che inverta totalmente la rotta.

Comunque vada oggi, non c'è nessuno da ringraziare. Occorre continuare le lotte per la stabilizzazione di TUTTI i precari e insieme a loro continuare a trasformare la scuola.

Siamo stati nelle piazze ieri, sabato 23 maggio, insieme a insegnanti e famiglie che, con "Priorità alla scuola" chiedono la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre. Parteciperemo oggi all'assemblea nazionale (https://www.facebook.com/events/866955943786940/). Proseguiremo il percorso di lotta e rivendicazione dei diritti di tutti i lavoratori della scuola e dei nostri alunni con ogni mezzo. Se il governo non dovesse decidere per un concorso per soli titoli e servizio, come USB Scuola siamo pronti a mettere in campo azioni più forti come il blocco della didattica a distanza.

Per una scuola in presenza, sicura, aperta, inclusiva.