CONCORSO DOCENTI: Intervista ignobile su Repubblica - Adesione USB al presidio del 4 settembre

Nazionale -

Intervista ignobile su Repubblica

 

E’ ufficiale: Repubblica ha iniziato la campagna elettorale

 

“Rivoluzione nella scuola” è il titolo che apre la prima pagina de “la Repubblica” di sabato 1 settembre con cui il quotidiano entra in campagna elettorale. A pagina 3 un’assurda intervista a Profumo che si apre con questa domanda:

Ministro Profumo, l'esecutivo taglia la funzione pubblica e riduce i dipendenti statali, lei nella stagione 2012-2013 porterà 55 mila nuovi insegnanti nelle scuole. Come riesce ad applicare politiche alla Hollande all'interno di un governo tutto rigore e liberismo?”. Basterebbe questa domanda per capire qual è l’intento dell’ intervista. Ma noi vogliamo andare avanti.

Il ministro risponde:

"Il governo Monti sa che si esce dalla crisi mettendo al centro scuola, università e ricerca. Io non sto facendo miracoli, sono solo riuscito a ripristinare il turnover dopo anni di blocco: tanti insegnanti vanno in pensione e tanti ne entrano

Prima due bugie.

Il governo Monti non ha messo al centro un bel niente tranne altri tagli con la “spending review” che prevede la deportazione di “inidonei” e ITP su posti che saranno tolti a precari ATA e sostegno. Non ha toccato la controriforma Gelmini che ha tagliato ore e classi prodotto 16.000 “esuberi” che non si sa come piazzare.

 Le assunzioni di quest’anno e dell’anno prossimo erano state decise ad agosto 2011 sulla pelle dei precari da Gelmini-Brunetta con firma di Cisl, Uil, Snals e Gilda in cambio della rinuncia del primo scatto di anzianità in pieno stile Marchionne ritoccando in peggio un contratto che non viene rinnovato dal 2008.

Continua il giornalista:

I precari storici, che hanno vinto i concorsi del 1990, del 1994, del 1999, lamentano la lesione di un diritto e chiedono tutti i posti disponibili. E' notizia di oggi che sono entrati in ruolo un precario di 63 anni e una di 65.”

La risposta:

"Ho ereditato una situazione pesante e sto cercando di mettervi rimedio. E poi dobbiamo portare insegnanti giovani nelle scuole, questo si può fare solo con i bandi pubblici. Devo anche dire che abbiamo fatto un accordo con l'Inps che ci permetterà di valutare chi fra quei 163 mila iscritti alle vecchie graduatorie ha ancora bisogno di un posto di lavoro nella scuola. Alcuni, nel frattempo, si saranno sistemati altrove".

Qui si capisce chiaramente dove si vuole andare a parare con questa intervista “cucita su misura”. Siamo alla retorica dello svecchiamento della scuola. Per fare questa operazione Profumo e Zunino devono fare un po’ di salti mortali. Devono far finta che non siano esistiti 10 anni di Scuole di Specializzazione per l’insegnamento, che i 163.000 (il numero è più alto)  iscritti alle “vecchie” graduatorie non siano quelli che ogni anno da anni garantiscono l’apertura delle scuole in Italia e, soprattutto, devono omettere che al concorso truffa NON potranno partecipare i neo laureati e tanto meno quelli iscritti al TFA se sprovvisti di abilitazione (potranno partecipare infatti solo quelli che sono nelle “vecchie” graduatorie: vincitori di concorso o abilitati SIS o, a quanto sembra, i laureati entro il 2002).

Ma l’acme si raggiunge con la domanda e la risposta successiva in cui si passa dalla bugia alla stronzata (1):

Per il prossimo concorso, quello che sarà reso pubblico il 24 settembre, si attendono 200 mila candidati per 11.892 posti. Gli altri 190 mila entreranno in una nuova graduatoria?”

"Mai più graduatorie. Da adesso in avanti avremo vincitori pari ai posti disponibili. Chi non riuscirà a passare, ci riproverà in primavera e poi ogni due anni avrà un'occasione.

Caro ministro, ma ci fa o ci è? Quelli che non sono passati ritorneranno nella graduatoria in cui sono ad essere sfruttati come succede da anni!

Sono finiti i tempi di Repubblica promotrice di manifestazioni come “Se non ora quando” e similari. Tutto il peso della propaganda del primo quotidiano italiano è pro governativo. A costo di mentire in maniera spudorata.

 

(1) Una definizione di stronzata: " Combinando la coppia certo-falso e l'intenzione dell'enunciante, Frankfurt arriva a una definizione accettabile di "stronzata": se tanto il sincero quanto l'impostore hanno al cuore dei propri enunciati il valore della "verità" – questo per negarla, quello per affermarla – chi dice una stronzata è del tutto indifferente alla verità o falsità del suo enunciato. In altri termini, nella stronzata il contenuto di verità non è rilevante, e nell'animo dell'enunciante non c'è la volontà di giocare al gioco della verità: «Uno che mente e uno che dice la verità giocano in campi opposti, per così dire, allo stesso gioco. Chi racconta stronzate ignora completamente tali esigenze (p. 57)». L'autore di queste performances linguistiche si trova determinato a dire stronzate «ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa si sta parlando (p. 59)», manifestando col suo dire «l'assenza di qualunque legame significativo tra le opinioni di una persona e la sua comprensione della realtà (p. 60)»"   G. De Michele

 

 

 

4 SETTEMBRE 2012:

Solidarietà e sostegno alla mobilitazione dei Precari uniti contro i tagli

 

L'USB  SCUOLA esprime totale solidarietà e sostegno ai docenti precari che si mobiliteranno  il 4 settembre a Roma, sotto la sede del MIUR, dove i soliti sindacati andranno a “prendere accordi”, mentre noi restiamo uniti contro i tagli e contro il concorso che il ministro Profumo vuole bandire per fine mese, senza aver previsto il ritiro dei tagli del precedente Governo (l’art. 64 del DL 112 con cui la Gelmini ha tagliato 130.000 posti), anzi causando con la Spending review il licenziamento di almeno altri 16.000 lavoratori della scuola .

Tantissimi precari hanno già superato con successo molte selezioni, lavorano da anni nella scuola italiana ma, a causa dei continui tagli e di una politica che non nasconde i suoi disegni di privatizzazione, non hanno ancora trovato stabilità:  in quale altro settore pubblico a un lavoratore che ha superato un concorso, è stato a servizio dello Stato per anni senza mai ottenere il contratto a tempo indeterminato, viene poi detto che dovrebbe affrontare un altro concorso per vedere se sa svolgere il suo lavoro?  Siamo stufi della retorica di questo Governo, che tra l’altro ci fa invecchiare nelle GAE, aumenta l’età pensionabile, blocca i pensionamenti nella scuola e poi vorrebbe fare un concorso per “svecchiare” il corpo docenti: l’età è un dato biologico e non un dato culturale!!!

La scuola si migliora con investimenti veri!

L’Unione Sindacale di Base appoggia tutti i lavoratori, di ruolo e precari, che oggi si stanno mobilitando.

Non permettiamo che ci prendano in giro col concorso, né con il nuovo sistema di valutazione, affascinato dalla moda (già superata nel resto d’Europa) dei quiz ed intenzionato a  esautorare gli organi collegiali a favore di un consiglio d’autonomia in cui siano presenti a privati esterni alla scuola.

Giù le mani dalla scuola!

Continuiamo a lottare contro questo scempio e a prepararci allo sciopero generale!

 

USB scuola