Dirigenti scolastici: il vostro silenzio è complice, le scuole non possono tacere!
Cari dirigenti scolastici, il 22 settembre è stato un giorno straordinario per la scuola statale, decine e decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici della scuola hanno inondato le piazze italiane per dimostrare la loro non complicità con lo sterminio del popolo palestinese, rifiutando la corsa al riarmo e portando nelle piazze il loro grido contro le guerre.
In migliaia insieme a genitori, bambini e bambine, studenti e studentesse, nonni e nonne, ci hanno detto che la scuola pubblica non può tacere davanti alla morte di uomini, donne e bambini, non può accettare la guerra come unico scenario per le nuove generazioni.
Ci e vi aspetta un nuovo sciopero generale, questa volta senza preavviso, in cui dovrete dimostrare, parafrasando Vittorini, a quale categoria appartenete: “uomini e no”, manichea ma oggi necessaria distinzione da fare. Purtroppo, in questo mese di mobilitazione e sdegno, siete mancati voi, pronti con piglio da burocrati ad impedire la discussione delle mozioni pro-Palestina, pronti da gendarmi del potere ad impedire lo sciopero ai vostri/e studenti e studentesse con minacce di provvedimenti, capaci di trasformare le scuole in luoghi asfittici e senz’anima dove approvare solo progetti e disseminare paura di sanzioni.
Non tutti: fortunatamente molti hanno saputo comprendere il ruolo e la funzione della scuola statale in questa fase storica. Ma restate ancora in tanti ad operare da semplici burocrati, preoccupati solo di accontentare il ministro di turno o addirittura il dirigente regionale del momento.
Inseguite un modello di scuola che aborriamo, passiva e burocratica, una scuola azienda in cui tutti, in silenzio, devono solo eseguire senza pensare, dove si rincorrono in modo vorace solo i soldi del Pnrr e si cerca di accaparrarsi alunni per l’anno scolastico successivo.
Vi chiediamo, già dal prossimo e imminente sciopero, di dimostrare il ruolo pedagogico e formativo che per primi dovreste incarnare, chiudendo le vostre scuole e aprendo un dibattito in tutta la comunità scolastica sullo sterminio di un popolo che da più di 70 anni resiste e chiede solo terra, mare, aria, libertà e speranza.
Palestina libera ora e sempre.
Appena attaccano la Global Sumud Flottilla sarà subito Sciopero Generale!