FIRMATA L'IPOTESI DI CONTRATTO SULLA MOBILITA'

Nazionale -

Confermato il “confino” di 5 anni per i neo-immessi in ruolo dal 1/09/2011

Il 15 dicembre è stata siglata la preintesa sulla mobilità 2012 (trasferimenti, perdenti posto, ecc). Se le procedure burocratiche seguiranno un corso regolare, l'Ordinanza Ministeriale verrà emanata a fine gennaio.

Salvo eventuali modifiche dell'ultima ora, la normativa per il 2012 ricalcherà quella dello scorso anno, ma con alcune sostanziali novità. Il contratto infatti recepisce il contenuto del “Decreto Sviluppo” dello scorso giugno che impedisce ai docenti neo-assunti di presentare domanda di trasferimento per 5 anni (anziché 3, com'era in precedenza) e di assegnazione o utilizzazione. Si salveranno coloro che sono stati nominati, da concorso o da Graduatoria ad esaurimento, con decorrenza giuridica 1/09/2010. E ci mancherebbe altro che applicassero in modo retroattivo una norma così vessatoria a quanti, fin dal 2000 o addirittura dal 1990, avevano partecipato al concorso sulla base delle regole allora vigenti! Se non fosse stata prevista questa distinzione, si sarebbe sicuramente aperta l'ennesima ondata di ricorsi, con tutte le incertezze connesse. Non si può quindi certo parlare di una vittoria.

La condanna al “confino” per 5 anni resta una vergogna, tesa a scaricare sui precari che lasciano la propria famiglia in cerca di lavoro, le responsabilità dei tagli alla scuola che hanno colpito le regioni del sud in modo particolarmente pesante. Se si voleva evitare che 30.000 docenti precari emigrassero, nel corso dell'aggiornamento delle GAE del giugno scorso, bisognava reintegrare gli organici necessari alla sopravvivenza dell'istruzione pubblica, specie nelle regioni del sud e non negare i più elementari diritti tanto per dare un contentino alla Lega Nord che, con il blocco dei trasferimenti per 5 anni, ha solo reso più dura la vita ai neo immessi in ruolo (già gravati dal taglio di uno scatto d'anzianità), senza ottenere un solo posto di lavoro in più per i precari del nord.

La premessa al contratto afferma che le parti si ritroveranno per discutere “in concomitanza sia alla definizione degli organici per l’a.s. 2012/13 con particolare riguardo alla scuola secondaria di II grado, sia all’attuazione dell’art. 19” della finanziaria di luglio relativa al ridimensionamento che comporterà ulteriori tagli. “Analogamente, verrà riaperto il confronto negoziale per definire la mobilità del personale docente inidoneo che fa richiesta di transitare nei ruoli del personale A.T.A”; ciò ci fa ritenere che si voglia riaprire l'indecoroso capitolo di criminalizzazione dei colleghi inidonei e di occultamento di posti nei profili ATA.

Il testo allunga poi il diritto al rientro nella scuola di precedente titolarità, per i perdenti posto, da 7 ad 8 anni. Ci pare il segno delle difficoltà a cui andremo incontro ed un puro e semplice palliativo per l'emergenza esuberi che aumenterà il numero di perdenti posto.

                             

In sostanza MIUR e sindacati complici proseguono nell'azione di adattamento passivo, se non complice, alle norme targate Gelmini, ma è chiaro che non è possibile costruire nulla con le macerie della scuola lasciate dal precedente Governo. E' invece ormai imprescindibile annullare le norme che colpiscono la scuola, a partire dall'articolo 19 della finanziaria di luglio (contro cui scendemmo in sciopero il 15 luglio). Anche per questo il 27 gennaio saremo in sciopero insieme a tutte le altre categorie del lavoro.

 

 

a cura di USB SCUOLA Via dell'Aeroporto 129, 00175 Roma scuola@usb.it sito www.scuola.usb.it