Scuola. Finalmente lo Sciopero che serve!
In allegato il volantino, la lettera ai comitati precari e la circolare USR CALABRIA
il 7 e 8 giugno in Emilia Romagna e in Calabria
il 14 e 15 giugno in Piemonte, Lazio, Campania:
RdB Scuola indice lo sciopero nelle giornate degli scrutini
sciopero breve, regionale delle attività funzionali all'insegnamento
Dopo più di 10 scioperi “convenzionali”, la situazione per la scuola non è cambiata.
Il Governo, al contrario, ha varato i provvedimenti che porteranno alla soppressione di ulteriori posti di lavoro per più di 40.000 unità, tra docenti e ATA e altri 5 mila a rischio tra gli ex-LSU delle ditte di pulizie. La resistenza dei lavoratori della scuola in questo ultimo anno e mezzo è stata lodevole ma il tradimento dei sindacati collaborazionisti ne ha vanificato ogni possibilità concreta di vittoria.
Costruire il Sindacato Generale, Conflittuale e di Base è divenuto indispensabile per ritrovare la nostra indipendenza nel formulare le nostre rivendicazioni così come nell'attuare forme di protesta più forti e, soprattutto, incisive. Contro la privatizzazione della scuola pubblica statale, per conquistare un futuro sicuro e dignitoso per i lavoratori e le nuove generazioni.
RdB Scuola, fin da dicembre scorso si è detta disposta a raccogliere l’appello dei vari Coordinamenti di precari e dei comitati di lavoratori, studenti e genitori per l’attuazione dello sciopero degli scrutini.
RdB Scuola, con spirito unitario, ha proclamato lo sciopero nelle stesse giornate in cui è stato indetto dai Cobas ma con modalità diverse.
Con lo scopo di ampliare la partecipazione dei lavoratori ad uno sciopero importante e difficile per le gravi limitazioni della legge “anti- sciopero”, lo abbiamo indetto:
REGIONALE: per lasciarci la possibilità di indire, dopo sette giorni, lo sciopero del personale ATA in concomitanza della pubblicazione dei quadri e della consegna delle pagelle;
BREVE:per consentire ai docenti di scioperare solo per uno scrutinio e, dunque, alternarsi nei due giorni consentiti per legge, con una trattenuta pari all'effettiva durata dello scrutinio “bloccato” (a 17,5 euro l'ora). Questa modalità si aggiunge a quella prevista dall'indizione dei Cobas ovvero l'astensione dal lavoro per l'intera giornata.
Per il momento, RdB Scuola ha proclamato lo sciopero solo nelle regioni in cui è maggiormente radicata ma siamo disponibili a proclamarlo, con le medesime modalità, anche nelle altre regioni, qualora venisse ritenuto utile da comitati o gruppi di lavoratori. Già in queste ore stiamo ricevendo diverse segnalazioni da gruppi di lavoratori interessati ad estendere l’iniziativa.
Lo sciopero della scuola, inoltre, si colloca nella settimana della“Staffetta Precaria”che dal 7 giugno vedrà alternarsi mobilitazioni, scioperi di tutti i settori del pubblico impiego (sanità, ricerca, università, enti locali ecc..) fino al 14 giugno con la giornata nazionale di mobilitazione della scuola.
In quei giorni il Governo prepara, con il Documento di Programmazione Economica, la prossima Finanziaria di lacrime per i lavoratori e noi saremo in piazza per contrastare le politiche governative di distruzione e privatizzazione del settore pubblico per rifinanziare chi ha generato la crisi: banche, monopoli e imprese private. Ricetta applicata in tutto il mondo, da decenni, che non può risolvere la crisi strutturale dell'intero sistema capitalista e che, invece, aumenta lo sfruttamento e l'impoverimento dei lavoratori alimentando l'imbarbarimento sociale, i pericoli di guerra e di distruzione ambientale.
Dalla crisi Argentina fino alla Grecia, in Italia abbiamo vissuto e stiamo vivendo lo stesso scenario: stessi carnefici, stesse vittime